giovedì 15 novembre 2007

299... +1

"Meglio un giorno da leoni che cento da pecore. E se nel giorno da leoni piove?"

Ho preso giusto giusto oggi l'ultimo numero del buon Rat-man.

Il numero precedente (copertina a sinistra) era "299", apparentemente la parodia del tanto famoso "300" di Miller.

Parodia pero' e'... come dire... poco: l'episodio successivo, "+1", e' un numero abbastanza anomalo per il Rat-man. E al posto di "abbastanza" potete metterci un "decisamente".

Non confondiamo: l'umorismo c'e' sempre, le battutine pure, il nostro Rat-man (qui nei panni del povero Skrotos, versione rattosa del deforme Efialte) e' sempre lo stesso, limitato, sfigato, rimbambito... quasi fino alla fine. Che la storia sarebbe stata "ricca" un po' lo si intuiva dalla telefonata che Plazzi ha avuto con Leo riguardante il secondo capitolo e riportata dallo stesso Plazzi nell'editoriale:

Leo: "Pronto, Andrea? Sono proprio contento! Ho finito la storia, sono 66 pagine."
AP: "66?"
Leo: "Si, si, 66. Lunga, eh?"
AP: "Leo, l'albo di pagine ne ha 64. Sono dieci anni che e' cosi'"
Leo: "..."
AP: "Pronto, Leo?"
Leo: "Si, si, sono qui. E... cioe', e' una cosa grave?"
AP: "..."

Detto cio', dico solo che il finale mi e' piaciuto. E' uno dei due numeri del Ratto che mi sono piaciuti sul serio. Tanto. Sisi.

"Nessuno resta indietro"

martedì 13 novembre 2007

1000 cranes for Heroes

Heroes, che in Italia non ha avuto un successo esattamente strepitoso (in gran parte grazie alle menti superiori che stilano il palinsesto di Italia 1, le quali hanno pensato di metterlo la domenica sera in prima serata, sera in cui il target medio della serie ha altro da fare... ma vabe'...) negli USA sta avendo alcuni problemini, prevalentemente legati a due fattori

Il primo fattore e' lo sciopero degli autori. Ero abbastanza ignorante in materia, ma la portata dello sciopero e' altina: Hollywood ha risorse per altri 6 mesi circa, poi e' alla frutta, tutti gli spettacoli del calibro del David Letterman sono tutti in replica e tutte le serie televisive... beh, stanno tirando avanti finche' gli script degli autori ci sono. Tim Kring aveva gia' messo a disposizione gli script per tutti gli episodi di Generations (i primi undici episodi della seconda stagione), per i successivi i produttori non hanno in mano granche'.

Il secondo fattore si riassume nelle scuse di Kring ai fan della serie: ammette che la seconda stagione non e' stata gestita bene all'inizio, che il ritmo e' lento, che la minaccia non e' stata annunciata abbastanza presto, che le storie di Hiro e dei nuovi arrivati sono ancora troppo slacciate dalla trama principale e che (riporto testualmente) "young love stinks" :D (non scrivo nulla per evitare spoiler, ma chi ha visto le puntate sa a che cosa mi riferisco)

Siccome i produttori avevano avuto l'intenzione di continuare a girare la serie lasciando agli sceneggiatori il compito di tirare avanti la trama (decisione presa da altri show, come ad esempio l'attuale storyline della WWE) ci sono state due reazioni principali: da un lato gli attori hanno protestato per evitare che la serie venisse snaturata, dall'altro i siti dei fan hanno lanciato l'iniziativa "1000 cranes for Heroes" con cui si chiedeva ad ogni fan di mandare una gru di carta ai produttori, riprendendo la storia raccontata da Hiro nell'episodio 10 della prima stagione, "Six Months Ago".

In qualche modo le iniziative sembrano aver avuto successo: Tim Kring e Milo Ventimiglia (che interpreta Peter Petrelli), in una intervista rilasciata ieri, confermano la chiusura del volume 2 e della stagione con l'episodio del 3 dicembre. Ventimiglia conferma che con l'inizio della stagione 2 lo show aveva sbandato ed entrambi affermano che questi ultimi episodi di Generations sono tra i migliori che abbiano girato e che il finale della stagione sara' un cliffhanger che lascera' tutti col fiato sospeso ma non rischiera' di rovinare la serie.

Chi vivra' vedra'...

PS: grazie ad ITO per le foto :D